Loading the content... Loading depends on your connection speed!

FAQ

CAPELLI

I capelli sono le estremità pilifere che crescono sulla cute. La loro composizione si divide in tre parti: cuticola, corteccia e midollo.

La cuticola è la parte più esterna e per questo è la prima ad danneggiarsi quando il capello viene maltrattato (shampoo inadeguati, permanenti, spazzolature, ecc.).

La corteccia è la parte intermedia: costituisce l’80% del capello ed è composta da cellule attorcigliate come corde; ospita un pigmento colorato, la melanina, che determina il colore del capello. La melanina tende a ridursi con l’età facendo diventare il capello “bianco”.

Il midollo, infine, è la parte più interna e il suo diametro varia in base allo spessore del capello.

Lo shampoo è il primo step per la detergenza dei capelli. Prima di tutto bisogna inumidire i capelli: successivamente va applicata una noce di prodotto sul capello bagnato, massaggiando delicatamente la cute e poi distribuendo il prodotto su lunghezze e punte in modo uniforme, cercando di non aggrovigliare la chioma. Dopo, generalmente, un paio di minuti di posa si può procedere ad un abbondante risciacquo, eliminando tutte le tracce di schiuma e di prodotto dal capello.

Il balsamo va applicato sulle lunghezze (mai sulla cute) dopo il risciacquo dello shampoo, sui capelli bagnati, aiutandosi con un pettine a denti larghi che favorisce la distribuzione uniforme del prodotto. Va tenuto in posa per un tempo variabile (dipende dal tipo di balsamo scelto e dall’esigenza del capello) dai 5 ai 10 minuti, e poi va risciacquato abbondantemente.

La maschera va applicata sulle lunghezze e massaggiata coi polpastrelli anche sul cuoio capelluto dopo il risciacquo dello shampoo, aiutandosi con un pettine a denti larghi che favorisce la distribuzione uniforme del prodotto. Richiede un tempo di posa abbastanza lungo, generalmente dai 15 minuti ad un massimo di mezz’ora, per consentire l’effettiva penetrazione di tutti i principi attivi all’interno della fibra capillare. Come il balsamo, va rimossa con un abbondante risciacquo.

Il balsamo è un’emulsione in crema che si usa successivamente allo shampoo ed è indicato per un utilizzo frequente, diversamente dalla maschera per capelli la quale, pur presentandosi sempre come un’emulsione in crema- ma più densa, ne prevede un utilizzo più parsimonioso. È fondamentale dopo lo shampoo in quanto ripristina l’equilibrio sebaceo e l’idratazione sul capello, lavorando sulla sua superficie, svolgendo una principale funzione districante che rende i capelli più luminosi, morbidi e soffici. Inoltre, contribuisce ad aumentare l’aderenza della cuticola al fusto, contrastando le doppie punte, e a ridurre l’elettricità statica sulla chioma.

La maschera per capelli, invece, svolge un’azione nutriente e benefica molto più intensa rispetto a quella del balsamo ma, proprio per questa sua peculiarità, normalmente tende ad appesantire il capello e, per questo, va applicata al massimo una volta a settimana, in sostituzione del balsamo.

È un trattamento specifico che lavora in profondità sui capelli e sulla loro struttura interna, fino alla corteccia, apportando vitamine e sostanze nutrienti che idratano, rivitalizzano ristrutturano e ricostituiscono l’intera chioma, dalla cute che viene stimolata per una miglior microcircolo fino alle lunghezze e alle punte che appaiono belle, curate e in salute.

Il modo migliore per asciugare i capelli è sempre al naturale, in modo che il calore artificiale non aggredisca la chioma. Ma, spesso, questa procedura non è conveniente in termini di tempo perciò è necessario utilizzare il phon. Per minimizzare i danni, dopo lo shampoo è necessario eliminare l’acqua il eccesso tamponando i capelli con un telo, senza strofinarli. Successivamente si può procedere con l’asciugatura vera e propria, partendo dalle radici e passando dalle lunghezze fino alle punte, regolando al massimo il flusso d’aria e poi diminuendolo man mano che i capelli si asciugano.

La tinta è una tecnica di colorazione o decolorazione dei capelli e può essere permanente o semipermanente. I colpi di luce hanno lo scopo di schiarire, senza decolorare, e per questo sono realizzabili solo su una base naturale. Le méches schiariscono le chiome attraverso la tecnica della decolorazione e per questo è possibile farle su basi naturali o già trattate. I riflessanti sono colorazioni temporanee, con peso molecolare elevato, che si depositano sul capello come una pellicola e vengono eliminati nel giro di qualche lavaggio. Le tinte possono durare un mese o poco più; i colpi di sole si schiariscono in tre mesi circa, le méches non sbiadiscono ma cambiano tonalità; infine, il riflessante viene lavato via in tre-quattro shampoo.

Per lavare i capelli ricci bisogna usare qualche piccolo accorgimento, in modo che il risultato sia un bel boccolo, soffice e leggero. È necessario diluire una noce di prodotto con un po’ d’acqua e massaggiare la cute con i polpastrelli, partendo dai lati della testa fino alla nuca e lasciare riposare per un paio di minuti: in questo modo si stimoleranno i follicoli ad assorbire le sostanze nutritive del detergente. Successivamente bisogna risciacquare abbondantemente, utilizzando un getto d’acqua tiepido o fresco, così da richiudere le squame cheratiniche e aumentare la brillantezza dei capelli.

I boccoli sono molto delicati perciò, per conservare la loro forma a seguito dell’asciugatura, bisogna evitare di strofinarli con teli di spugna (che elettrizzano i capelli) preferendo tamponarli delicatamente con un panno in fibra di cotone (ottimi quelli in bambù); la soluzione migliore sarebbe lasciare asciugare i capelli all’aria ma, in mancanza di tempo, bisogna mettersi a testa in giù, usando il diffusore ad una distanza di 15 cm circa e muovendolo in modo circolare così da distribuire uniformemente il calore: durante l’asciugatura è bene ricordarsi di non toccare le punte dei capelli le quali, a causa del calore, apparirebbero stropicciate.

Le doppie punte si formano alla fine delle lunghezze, quando vediamo che un singolo capello comincia a dividersi in più parti, perdendo in elasticità e forza, fino a spezzarsi. Si formano a seguito di trattamenti e colorazioni che stressano la chioma, ma anche per l’uso continuo di phon, piastra e arricciacapelli il cui calore “aggredisce” letteralmente il capello, rovinandolo. Per contrastare la formazione delle doppie punte – le quali, se non curate in tempo, risalgono le lunghezze – si possono usare trattamenti come shampoo e maschere ristrutturanti e, soprattutto, ci si può recare dal parrucchiere ogni due-tre mesi per spuntare le punte di un paio di centimetri.

Il fenomeno dei “capelli elettrici” può essere causata da molteplici cause, ad esempio: fattori atmosferici come il vento e l’uso di indumenti in lana o in particolari tessuti sintetici.

Oltre a fare attenzione alle condizioni atmosferiche e al tipo di tessuto che indossiamo, l’elettricità sui capelli si può evitare in diversi modi: non utilizzare acqua bollente durante il risciacquo dello shampoo, preferire pettini in legno e spazzole con setole naturali e asciugare i capelli con phon a getto di ioni idratanti.

SOLARI

Secondo il regolamento CE i filtri UV sono “sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l’assorbimento, la riflessione o la diffusione delle radiazioni UV”. Essi possono essere inseriti in prodotti cosmetici destinati sia alla difesa della pelle che dei capelli.

SPF è l’acronimo di “Sun Protection Factor”, in italiano “Fattore di Protezione Solare”, che indica il livello di protezione di un prodotto solare contro i danni causati dai raggi UV e che viene espresso con un valore numerico. Il grado di protezione può essere: basso (SPF 6-10), medio (SPF 15-25), alto (SPF 30-50), molto alto (SPF 50+).

INCI

I parabeni sono conservanti cosmetici. Secondo alcuni studi, però, possono concorrere, insieme ad altri fattori, allo sviluppo di intolleranze e allergie.

La paraffina è una miscela di idrocarburi solidi ricavata dal petrolio che in cosmetica viene utilizzata soprattutto per le formulazioni emollienti. Nonostante la sua efficacia levigante essa può, però, rappresentare una patina che non consente un’adeguata traspirazione della pelle.

SLES e SLS, infine, sono sostanze chimiche detergenti, con azione schiumogena, che possono risultare irritanti.

INCI è l’acronimo di International Nomenclature of Cosmetic Ingredients ed è la “lista” utilizzata a livello internazionale per identificare gli ingredienti presenti in un cosmetico. Questa nomenclatura è valida in tutti i paesi dell’Unione Europea ma anche in Stati Uniti, Russia, Brasile, Canada e Sudafrica.

L’enumerazione degli ingredienti nell’INCI non è casuale in quanto prevede l’ordine di ogni singolo ingrediente a partire da quello presente in maggiore quantità all’interno della formula, con una sequenza decrescente.

All’interno dell’INCI gli ingredienti vengono indicati in lingua inglese o in latino (in quest’ultimo caso si tratta di nomi botanici), mentre per i coloranti viene adottata la numerazione del Colour Index.

La commissione europea ha reso obbligatoria l’adozione dell’INCI a partire dal 1 gennaio 1997 in modo da garantire al consumatore la possibilità di conoscere la formulazione dei cosmetici di cui fa utilizzo.

SOSTENIBILITÀ

No, i prodotti BluOrange non sono testati sugli animali, conformemente a quanto stabilito dalla legge in materia.

In realtà già dagli anni ’80 i test sugli animali erano una pratica molto limitata nel settore cosmetico: dal 2004 la legge ha disposto il divieto di testare i prodotti finiti, e nel 2009 sono stati vietati in tutta l’Unione Europea i test sugli animali per nuovi ingredienti cosmetici. Infine, da marzo del 2013 nei paesi comunitari è fatto divieto “di vendere prodotti finiti che contengono ingredienti testati su animali per scopi cosmetici al di fuori dell’Europa comunitaria” (fonte www.abc-cosmetici.it).

La filosofia di BluOrange è da sempre tesa al raggiungimento della massima efficacia di risultato per il consumatore ma sempre tenendo in considerazione il rispetto della sua persona e dell’ambiente. Per questo definisce i suoi prodotti “Eco-friendly” in quanto nelle formule dei cosmetici privilegia l’utilizzo di principi attivi naturali e/o biologici e, al contempo, evita nella maggioranza dei casi presenza di parabeni, paraffina, SLES/SLS, alcool etilico, conservanti sintetici etc. Inoltre, andando incontro alle importanti esigenze di sostenibilità nei confronti dell’ambiente, BluOrange esclude l’utilizzo del PVC (Polivinilcloruro, materiale plastico poco ecologico) per i packaging dei suoi flaconi preferendo plastiche riciclabili in PE, PP, PETG, PET, e limita l’uso di carta e cartone per astucci esterni, con conseguenti ripercussioni positive per l’ambiente.

Facebook Connect

Mobile version: Enabled

newsletter-ITA